Tendenze colori per il 2026: come il giusto colore delle pareti influenza produttività e benessere negli ambienti di lavoro

Un interessante studio condotto qualche anno fa, The Effects of Colour in Work Environment: A systematic review, ha rivelato come il colore delle pareti nei luoghi di lavoro possa influire sul benessere psicologico dei dipendenti ma anche sulla loro produttività. Secondo gli autori della ricerca il colore negli ambienti di lavoro ha un peso significativo sulle performance generali dei lavoratori. Per quanto riguarda il contesto lombardo, il report 2025 basato sui dati della CGIA posiziona la regione Lombardia al primo posto per benessere e qualità del lavoro. Questi dati, seppur positivi, mostrano che non tutte le aziende hanno ambienti ottimali, sia per quanto riguarda l’illuminazione che il design e l’ergonomia. Di seguito si approfondirà la psicologia dei colori, diversi case study e i professionisti a cui rivolgersi per rendere migliore il luogo di lavoro.

La psicologia del colore negli ambienti lavorativi

Molti studi psicologici negli anni hanno mostrato come il colore blu abbia effetti positivi sulle persone. In particolar modo, esso riduce la frequenza cardiaca favorendo quindi la tranquillità e la concentrazione specialmente nei lavori ripetitivi e analitici. Queste caratteristiche lo rendono perfetto come colore per uffici amministrativi e contabili.

Il verde è invece considerato il miglior colore per chi lavora e passa molto tempo al computer, in quanto migliora il comfort visivo riducendo stress e affaticamento. Diverse ricerche nell'ambito dell’Attention Restoration Theory hanno rivelato che, proprio perché ci ricorda la natura, il verde, riesce a ridurre la tensione visiva. In particolare si consiglia di utilizzare tonalità poco sature come il verde salvia o il verde oliva chiaro.

Per quanto riguarda il giallo, rappresenta l'opzione migliore per spazi collaborativi e sale creative. Quest’ultimo è uno dei colori più studiati dalla psicologia ed è infatti risaputo che l’emozione suscitata maggiormente dal giallo nelle persone è l’ottimismo. Per questa ragione, esso favorisce lo sviluppo di nuove idee e del pensiero divergente aumentando così l’attività cerebrale. Bisogna tuttavia fare attenzione a non usare gialli troppo accesi poiché si rischierebbe l’effetto contrario, ovvero un’eccessiva stimolazione e un aumento di stress.

Per concludere, le varie tonalità di grigio e i colori neutri sono dei potenziali alleati per risultare più professionali e autorevoli. Essendo colori non appariscenti, sono l’ideale per trasmettere ordine, pulizia ed eleganza. Si consiglia quindi di utilizzare queste tonalità per sale riunioni o conferenze. È importante fare attenzione a non usare colori troppo freddi per non rischiare di dare all’ambiente un’aria impersonale e poco accogliente.

Normative e sicurezza

È necessario conoscere anche la normativa vigente riguardo ai codici colore nei luoghi di lavoro. Per quanto riguarda l’Unione Europea, il riferimento principale è la ISO 7010. Quest’ultima definisce i codici colori di sicurezza e il relativo significato. Il rosso deve essere utilizzato ad esempio per segnalare un divieto, un pericolo, i dispositivi antincendio e gli allarmi. Il giallo indica invece un potenziale pericolo e di conseguenza prestare particolare attenzione e prudenza. Il blu, al contrario, viene utilizzato per i segnali obbligatori come l’utilizzo di dispositivi di protezione o azioni da seguire. Infine il verde fa sempre riferimento a condizioni di sicurezza, difatti caratterizza i cartelli delle uscite di sicurezza e l'attrezzatura di primo soccorso.

In Italia è obbligatorio seguire e rispettare la normativa europea citata prima, in più, in Lombardia, durante le ispezioni presso le industrie viene sempre controllata la corretta codifica dei colori di sicurezza. Ad oggi non ci sono ancora norme da seguire in merito ai colori decorativi per le pareti degli ambienti di lavoro, ma resta a discrezione del datore di lavoro. Da non sottovalutare sono le certificazioni necessarie per gli applicatori. Oggi la norma UNI 11704 definisce un pittore edile come qualificato, ovvero in possesso di conoscenze e competenze necessarie per svolgere il proprio lavoro in modo professionale e sicuro. È perciò raccomandabile rivolgersi sempre ad un professionista con questa certificazione.

Case study locali

Ci sono diversi esempi di aziende che apportando modifiche alle proprie pareti hanno visto vantaggi e miglioramenti a livello produttivo. In particolar modo, nel contesto lombardo, un’azienda manifatturiera di Vigevano, dopo aver effettuato lavori di tinteggiatura, ha registrato un aumento della produttività del 15%. Questo esempio mostra come, i colori e l’illuminazione giusta possano effettivamente incidere sull’andamento di un’azienda. Un’altra azienda che si occupa di attività di call center a Voghera ha tinteggiato le pareti degli uffici di verde, colore ideale per riposare e rilassare la vista dopo tante ore al computer. Gli effetti di questa scelta sono stati estremamente positivi riducendo significativamente il tasso di turnover dei dipendenti, ovvero le persone che lasciano l’azienda.

Come scegliere il professionista giusto

Se si desidera effettuare delle tinteggiature industriali è importante rivolgersi a professionisti qualificati. Come scritto in precedenza, un applicatore qualificato è in possesso della qualifica UNI 11704 perciò è fortemente raccomandato verificare la presenza di quest’ultima. Se invece si tratta di rivestimenti speciali vi sono standard ancora più rigidi da consultare e a cui prestare attenzione. Quindi, se si tratta di ambienti industriali, è consigliabile contattare applicatori certificati per garantire qualità, sicurezza e durata. Il primo passo per avviare questo tipo di intervento è sicuramente il sopralluogo tecnico, così che l’applicatore possa capire il tipo di parete e l’ambiente su cui dovrà lavorare. Ma non solo, esso è necessario per scegliere la vernice più adatta al contesto e anche per confermare i colori scelti. Solo grazie ad essa il professionista saprà stimare i tempi e i costi nella maniera più realistica possibile. Un elemento che determina la professionalità e la serietà di un’azienda di tinteggiatura è la garanzia, che di solito varia da 1 a 5 anni, e l’assistenza post-lavoro, quindi manutenzione e interventi correttivi se necessari. Aziende specializzate nella tinteggiatura come Zuccotti Omar offrono consulenza gratuita sulla scelta cromatica più adatta a te e alle tue esigenze.

In conclusione, determinati colori nei posti di lavoro possono davvero fare la differenza sul benessere dei lavoratori. Gli ambienti progettati con cura impattano positivamente sull’umore delle persone che ci lavorano, contribuendo attivamente a ridurre il tasso di turnover e assenteismo. Se vuoi rendere la tua azienda un luogo di lavoro migliore per i tuoi dipendenti rivolgiti a professionisti del settore ed effettua una tinteggiatura professionale.